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Gestione della Tesoreria nelle PMI: Un Pilastro per il Successo

Le piccole e medie imprese (PMI) sono il motore dell’economia in molte parti del mondo. Tuttavia, molte di queste imprese si trovano spesso in situazioni finanziarie precarie, e la gestione della tesoreria è spesso trascurata. In questo articolo, esploreremo l’importanza della gestione della tesoreria nelle PMI e come questa può essere un pilastro fondamentale per il loro successo.

La gestione della tesoreria è il processo di monitoraggio, controllo e ottimizzazione dei flussi finanziari all’interno di un’azienda. Per le PMI, questo è cruciale, in quanto una cattiva gestione della tesoreria può portare a problemi finanziari seri e mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa.

La tesoreria è il cuore pulsante delle PMI, poiché influisce su molteplici aspetti cruciali.

La liquidità è essenziale per qualsiasi azienda, ma per le PMI è ancora più critica. La mancanza di liquidità può portare a difficoltà nel pagare fornitori, salari e altre spese operative, mettendo in pericolo il normale funzionamento dell’azienda.

La gestione della tesoreria coinvolge il monitoraggio dei crediti concessi ai clienti. Le PMI devono trovare un equilibrio tra offrire termini di pagamento favorevoli per attirare clienti e garantire che i crediti non rimangano in sospeso troppo a lungo.

Una corretta gestione della tesoreria aiuta le PMI a pianificare in anticipo le proprie esigenze finanziarie. Questo include la pianificazione degli investimenti, la gestione delle spese e la previsione delle entrate.

Un’efficace gestione della tesoreria consente alle PMI di minimizzare i costi legati a prestiti e finanziamenti. Questo può aumentare la redditività e la competitività dell’impresa.

La gestione della tesoreria aiuta a identificare e mitigare i rischi finanziari. Ad esempio, le fluttuazioni dei tassi di cambio o dei tassi di interesse possono avere un impatto significativo sulle finanze di un’impresa.

Per gestire con successo la tesoreria, le PMI possono adottare diverse strategie e strumenti.

  1. Pianificazione del flusso di cassa: La creazione di previsioni accurate del flusso di cassa è fondamentale. Queste previsioni consentono di pianificare quando e quanto denaro sarà disponibile.
  2. Gestione dei pagamenti e delle scadenze: Monitorare da vicino le scadenze dei pagamenti in entrata e in uscita è essenziale per evitare ritardi e penalizzazioni.
  3. Ottimizzazione delle politiche di credito: Stabilire politiche di credito chiare e monitorare da vicino i crediti concessi ai clienti può migliorare il ciclo di riscossione.
  4. Diversificazione delle fonti di finanziamento: Le PMI dovrebbero considerare una gamma di opzioni di finanziamento, tra cui prestiti bancari, finanziamenti partecipativi o investitori privati.
  5. Tecnologie finanziarie: L’uso di software di gestione della tesoreria può semplificare il monitoraggio dei flussi finanziari e migliorare la precisione delle previsioni.

La gestione della tesoreria è cruciale per il successo delle PMI. Una buona gestione della tesoreria può migliorare la liquidità, ridurre i costi finanziari, prevenire crisi finanziarie e consentire una pianificazione finanziaria più efficace. Pertanto, le PMI dovrebbero dare la giusta attenzione alla gestione della tesoreria e investire nelle competenze e negli strumenti necessari per farlo. Questo può essere il pilastro che consente alle PMI di prosperare e crescere, svolgendo un ruolo vitale nell’economia globale.

La gestione della tesoreria svolge un ruolo cruciale come “scudo” contro le conseguenze della nuova legge sulla crisi di insolvenza (L. 155), che spesso può avere un impatto significativo sulle imprese, in particolare sulle PMI. Una solida gestione della tesoreria può aiutare a proteggere le imprese per alcuni fondamentali motivi.

  1. Mantenimento della liquidità: La legge sulla crisi di insolvenza può comportare un aumento delle pressioni finanziarie sulle imprese, come il pagamento di debiti arretrati o la negoziazione con creditori. Una solida gestione della tesoreria consente alle imprese di disporre di riserve di liquidità per far fronte a tali obblighi finanziari senza dover ricorrere a misure estreme come la vendita di asset o il licenziamento di dipendenti.
  2. Flessibilità finanziaria: Una gestione efficace della tesoreria offre alle imprese una maggiore flessibilità finanziaria per adattarsi alle nuove circostanze. Possono ridurre le spese non essenziali, rinegoziare contratti, cercare nuove fonti di finanziamento o ristrutturare i debiti in modo più vantaggioso.
  3. Gestione del rischio: La gestione della tesoreria può aiutare a identificare e mitigare i rischi finanziari che potrebbero portare a una crisi di insolvenza. Ad esempio, la diversificazione delle fonti di finanziamento può ridurre il rischio di dipendenza da un singolo creditore.
  4. Pianificazione a lungo termine: Una buona gestione della tesoreria non si concentra solo sulla gestione delle esigenze finanziarie immediate, ma anche sulla pianificazione a lungo termine. Questo permette alle imprese di prendere decisioni strategiche che le proteggono dagli impatti a lungo termine della crisi di insolvenza.
  5. Preparazione per il cambiamento: La legge sulla crisi di insolvenza può comportare cambiamenti nelle procedure di gestione delle crisi e nelle modalità di negoziazione con creditori. Una solida gestione della tesoreria può aiutare le imprese a prepararsi per queste nuove normative, garantendo che siano pronte ad affrontare situazioni di difficoltà finanziaria in modo più efficace.

La gestione della tesoreria, quindi, agisce come uno “scudo” proteggendo le imprese contro le conseguenze della legge sulla crisi di insolvenza. Una gestione finanziaria oculata offre alle imprese la stabilità finanziaria, la flessibilità e la capacità di adattamento necessarie per affrontare le sfide finanziarie in modo più efficace, riducendo il rischio di insolvenza e consentendo loro di mantenere la loro attività in tempi difficili.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi 07/11/2023

Quotarsi su Euronext conviene a chi punta in alto

Quotarsi su Euronext è un’opzione interessante per molte piccole e medie imprese (PMI) italiane che cercano di accedere ai mercati finanziari per raccogliere capitale e crescere. Euronext è una delle principali borse europee ed è presente in diverse città europee, tra cui Parigi, Amsterdam, Dublino, Bruxelles, e Milano. La quotazione su Euronext può offrire diversi vantaggi alle PMI, tra cui l’accesso al capitale, la visibilità, l’opportunità di crescere e diversificare le fonti di finanziamento.

Di seguito alcuni passi che le PMI dovrebbero considerare se desiderano quotarsi su Euronext.

Valutazione: La prima cosa da fare è valutare se la quotazione su Euronext è la scelta giusta per la vostra azienda. È importante considerare i costi e i benefici associati a questa mossa.

Preparazione: Le PMI devono preparare accuratamente le loro informazioni finanziarie, inclusi i bilanci, i piani di business, e altre documentazioni richieste.

Scelta del mercato: Euronext offre diverse piazze di negoziazione; quindi, dovreste decidere in quale mercato quotarvi. Questo può dipendere dalla vostra posizione geografica e dalle esigenze specifiche della vostra azienda.

Scelta dell’intermediario finanziario: Le PMI di solito necessitano di un intermediario finanziario per aiutarle nel processo di quotazione su Euronext. Questi intermediari possono essere banche o società di servizi finanziari.

Adempimento normativo: Le PMI devono rispettare le regole e i regolamenti del mercato e soddisfare i requisiti di quotazione stabiliti da Euronext.

Documentazione: Le PMI dovranno preparare una documentazione dettagliata, tra cui un documento informativo, che fornisce informazioni sui loro affari e sulle prospettive future.

Roadshow e collocamento: potrebbe essere necessario promuovere la vostra azienda tra gli investitori attraverso un roadshow. Potrebbe essere necessario collocare azioni presso gli investitori.

Monitoraggio del mercato: Una volta quotate, le PMI dovrebbero monitorare costantemente le condizioni di mercato e comunicare in modo trasparente con gli investitori.

Governance aziendale: Le PMI dovrebbero avere a disposizione una solida struttura di governance aziendale per garantire la fiducia degli investitori.

Crescita e sviluppo: Dopo la quotazione, le PMI dovrebbero utilizzare i capitali raccolti per finanziare la crescita e lo sviluppo del loro business.

È importante consultare esperti finanziari e legali esperti di mercati finanziari per guidarvi attraverso il processo di quotazione su Euronext, poiché può essere complesso e regolamentato. Inoltre, dovreste considerare attentamente se la quotazione su Euronext è la scelta giusta per il vostro business, in base ai vostri obiettivi di crescita e finanziamento.

Un advisor (consulente) svolge un ruolo chiave nella preparazione e nell’assistenza di un’azienda alla quotazione su una borsa valori, compresa Euronext. Vanno verificati i principali requisiti e considerazioni di un advisor che si prepara per una quotazione.

Un advisor deve avere una profonda conoscenza del mercato in cui l’azienda intende quotarsi, compreso il funzionamento specifico di Euronext. Questo include la comprensione delle regole di quotazione, dei regolamenti di mercato e dei requisiti normativi.

L’advisor dovrebbe essere in grado di analizzare le informazioni finanziarie dell’azienda, preparare bilanci e piani finanziari solidi e valutare il potenziale di crescita.

L’esperienza nell’assistere le aziende nelle operazioni di mercato, come IPO (Initial Public Offering), fusioni e acquisizioni, e altre transazioni di capitale, è essenziale. Questa esperienza aiuta a pianificare e condurre con successo la quotazione.

Gli aspetti legali della quotazione sono complessi, quindi è importante che l’advisor abbia accesso a consulenti legali esperti in diritto societario, regolamentazione finanziaria e altri aspetti legali.

L’advisor dovrebbe avere capacità di pianificazione strategica per aiutare l’azienda a determinare il momento migliore per la quotazione, a sviluppare una strategia di marketing e a identificare gli obiettivi a lungo termine.

L’advisor dovrebbe avere accesso a banche d’investimento e altri intermediari finanziari che possono assistere nell’emissione di azioni o di altre forme di titoli.

La comunicazione con gli investitori è un elemento fondamentale della quotazione. L’advisor dovrebbe aiutare l’azienda a sviluppare piani di comunicazione efficaci e trasparenti.

L’advisor dovrebbe essere in grado di gestire l’intero processo di quotazione, dalla preparazione iniziale all’offerta pubblica e alla successiva negoziazione sul mercato.

L’advisor dovrebbe essere in grado di determinare il valore dell’azienda e stabilire il prezzo delle azioni da offrire al pubblico.

L’advisor deve garantire che l’azienda sia in piena conformità con le leggi e i regolamenti di mercato, inclusi quelli specifici di Euronext.

È fondamentale che l’advisor abbia una buona comprensione delle esigenze e degli obiettivi dell’azienda e che possa lavorare in stretta collaborazione con il management per raggiungere una quotazione di successo. È buona norma cercare un advisor con una comprovata esperienza nella quotazione di aziende simili e con una rete di contatti nel settore finanziario per facilitare il processo di quotazione.

 

Il crowdfunding e la quotazione su Euronext sono due opzioni di finanziamento molto diverse, ognuna con le proprie caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Ecco un confronto tra le due opzioni:

Tipo di finanziamento:

    • Crowdfunding: Il crowdfunding è un metodo di raccolta di fondi in cui un’azienda o un individuo cerca di raccogliere fondi da una vasta rete di persone, spesso attraverso piattaforme online. Si tratta di una forma di finanziamento basata su donazioni, ricompense, equity o prestiti.
    • Quotazione su Euronext: La quotazione su Euronext è una forma di finanziamento in cui un’azienda offre le proprie azioni al pubblico su una borsa valori europea. Gli investitori acquistano azioni dell’azienda in cambio di capitale.

Capitale raccolto:

    • Crowdfunding: Il crowdfunding è spesso utilizzato per raccogliere somme relativamente piccole da un gran numero di investitori, sebbene esistano piattaforme di equity crowdfunding che consentono alle imprese di raccogliere capitale più significativo.
    • Quotazione su Euronext: La quotazione su Euronext può consentire di raccogliere capitali significativi attraverso la vendita di azioni a investitori istituzionali e al pubblico in generale.

Regolamentazione:

    • Crowdfunding: Le campagne di crowdfunding sono soggette a normative che variano da paese a paese, ma spesso implicano meno regolamentazione rispetto alla quotazione su una borsa valori.
    • Quotazione su Euronext: La quotazione su Euronext è un processo altamente regolamentato che richiede il rispetto di norme e regolamenti finanziari rigorosi.

Controllo azionario:

    • Crowdfunding: Nelle campagne di crowdfunding di equity, l’azienda può cedere una parte della proprietà agli investitori, ma di solito mantiene un certo grado di controllo.
    • Quotazione su Euronext: Una volta quotata, l’azienda concede una parte significativa del controllo agli azionisti, poiché il consiglio di amministrazione e la gestione aziendale devono rispondere agli azionisti.

Visibilità e reputazione:

    • Crowdfunding: Il crowdfunding può aumentare la visibilità dell’azienda e rafforzare il rapporto con i sostenitori, ma potrebbe non portare alla stessa visibilità di una quotazione su una borsa valori.
    • Quotazione su Euronext: La quotazione su una borsa valori come Euronext offre un alto grado di visibilità e può migliorare la reputazione dell’azienda, ma comporta anche una maggiore esposizione e pressione dai mercati finanziari.

Costi e complessità:

    • Crowdfunding: Il crowdfunding può essere meno costoso e richiedere meno tempo rispetto alla quotazione su una borsa valori. Tuttavia, ci sono comunque costi associati alle piattaforme di crowdfunding e al rispetto delle normative.
    • Quotazione su Euronext: La quotazione su Euronext può essere un processo costoso e complesso, con oneri legali, amministrativi e regolatori significativi.

La scelta tra crowdfunding e quotazione su Euronext dipenderà dalle esigenze finanziarie e dagli obiettivi dell’azienda. Il crowdfunding è una scelta più accessibile per le piccole imprese o startup che cercano capitale iniziale, mentre la quotazione su Euronext è più adatta a imprese più consolidate che cercano un finanziamento su larga scala e vogliono beneficiare della visibilità e della liquidità offerte dai mercati azionari.

Passaggio generazionale

Lo Studio è anni che si occupa del passaggio generazionale, tutt’ora sta affrontando tale percorso in diverse aziende anche di grandi dimensioni.

E’ un processo delicato che richiede diversi anni di lavoro.

Il passaggio generazionale nelle PMI e Grandi aziende è un processo cruciale che coinvolge il passaggio di leadership e controllo dall’attuale proprietario o fondatore a una nuova generazione di gestori, spesso i figli o altri membri della famiglia. Questo processo può essere complesso e richiedere una pianificazione accurata. Ecco alcuni punti chiave.

Pianificazione anticipata Iniziare a pianificare il passaggio generazionale con largo anticipo è essenziale. Consigliamo di iniziare almeno 5-10 anni prima del momento previsto per il passaggio.

Identificazione dei successori Determinare chi sarà il successore è una decisione fondamentale. Potrebbe trattarsi di un membro della famiglia o di un Manager fidato. È importante valutare le competenze, la motivazione e la preparazione del successore.

Valutazione dell’azienda Valutare l’azienda è importante per stabilire il suo valore finanziario e patrimoniale. Questo può aiutare a determinare una quota equa per il successore o stabilire il prezzo di vendita nel caso in cui si scelga di vendere l’azienda.

Pianificazione fiscale e immobiliare La pianificazione fiscale è essenziale per minimizzare l’impatto delle tasse sul passaggio generazionale. È importante considerare le implicazioni fiscali sia per il donante che per il ricevente.

Documentazione legale Preparare documenti legali chiari, come accordi di successione, accordi di azionariato o accordi familiari, può aiutare a definire le regole del passaggio e a evitare futuri conflitti.

Formazione e mentoring Preparare il successore richiede spesso un periodo di formazione e mentoring. L’attuale proprietario dovrebbe condividere la sua conoscenza, esperienza e competenze con il successore in modo che possa gestire con successo l’azienda.

Comunicazione e coinvolgimento dei dipendenti Informare i dipendenti sul passaggio generazionale è importante per ridurre l’incertezza e il disagio. Coinvolgere i dipendenti nel processo può anche aiutare a mantenere la continuità operativa.

Gestione dei conflitti familiari Le dinamiche familiari possono complicare il passaggio generazionale. È importante affrontare eventuali conflitti in modo aperto e cercare soluzioni equilibrate.

Monitoraggio e adattamento Una volta completato il passaggio generazionale, è importante monitorare la situazione e apportare eventuali adattamenti se necessario. Le condizioni economiche e aziendali possono cambiare nel tempo.

Consulenza esterna Coinvolgere consulenti esterni, come avvocati, consulenti finanziari o consulenti fiscali, può essere utile per ottenere consigli obiettivi e competenze specializzate durante il processo di passaggio generazionale. Ognuno avrà il proprio ambito e andranno coordinati, compito che assolviamo in qualità di supervisori.

Il passaggio generazionale è un processo complesso che richiede una pianificazione approfondita, una comunicazione efficace e una gestione attenta per garantire il successo a lungo termine dell’azienda. Ogni situazione è unica, quindi è importante adattare queste considerazioni alle specifiche circostanze dell’impresa e della famiglia coinvolte.

Noi siamo Pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

03/10/2023

Responsabilità civile e penale del CdA

I membri di un consiglio di amministrazione hanno il dovere di diligenza, dovere di lealtà e dovere di obbedienza nei confronti dell’organizzazione in cui prestano servizio. Se violano questi doveri e causano danni o perdite finanziarie alla società o ai suoi stakeholder, possono essere ritenuti civilmente responsabili. La responsabilità civile comporta tipicamente un risarcimento monetario per risarcire la società o le parti interessate per i danni subiti a causa della violazione del dovere.

Gli scenari comuni che potrebbero comportare responsabilità civile includono varie fattispecie.

Negligenza, mancato esercizio di ragionevole cura e diligenza nello svolgimento dei propri compiti, con conseguenti perdite finanziarie o danni alla società o alle parti interessate.

Violazione del dovere fiduciario, agire in un modo che è in conflitto con i migliori interessi della società o dei suoi stakeholder.

Uso improprio di beni o informazioni aziendali, uso inappropriato o divulgazione non autorizzata di beni aziendali, informazioni riservate o segreti commerciali per guadagno personale.

Mancato rispetto di leggi e regolamenti, trascurare gli obblighi legali e la conformità normativa, con conseguenti conseguenze legali o perdite finanziarie.

La responsabilità penale implica violazioni di leggi e regolamenti considerati reati penali. Se un membro del consiglio intraprendesse azioni illegali, potrebbe dover affrontare accuse penali, che possono comportare multe, reclusione o altre sanzioni. Gli scenari comuni che potrebbero portare a responsabilità penale includono:

Frode, inganno intenzionale o falsa rappresentazione dei fatti per ingannare gli altri per guadagno personale o per causare danni finanziari all’azienda o ai suoi stakeholder.

Appropriazione indebita, appropriazione illegale o appropriazione indebita di fondi o beni della società per uso o guadagno personale.

Concussione e corruzione, offrire o accettare tangenti o intraprendere pratiche di corruzione che possono compromettere l’integrità e le operazioni dell’azienda.

Riciclaggio di denaro, coinvolgimento in attività volte a mascherare l’origine dei fondi ottenuti illegalmente, spesso per farli apparire legittimi.

Violazioni antitrust, coinvolgimento in pratiche anticoncorrenziali che violano le leggi antitrust, come la fissazione dei prezzi o l’allocazione del mercato.

È importante che i membri del consiglio siano consapevoli delle proprie responsabilità legali, agiscano nel migliore interesse dell’azienda e chiedano consulenza legale quando prendono decisioni importanti per mitigare il rischio di responsabilità civile e penale. Inoltre, gli amministratori possono essere tutelati anche da un’assicurazione di indennizzo e responsabilità civile prestata dalla società, nei limiti delle leggi applicabili e dello statuto sociale.

Il Consiglio di Amministrazione sottolineamo ha la responsabilità diretta sulla conformità alle norme di sicurezza all’interno dell’azienda. Questa responsabilità deriva dalla sua funzione di governance aziendale, che include il monitoraggio e l’orientamento strategico dell’azienda per garantire il rispetto delle leggi, dei regolamenti e degli standard di sicurezza.

Le norme di sicurezza possono riguardare diversi aspetti, come la sicurezza sul lavoro, la protezione dei dati, la conformità ambientale, la sicurezza informatica e molto altro. Il CdA deve garantire che l’azienda sviluppi e implementi politiche e procedure atte a rispettare queste norme, minimizzando i rischi e garantendo la sicurezza di dipendenti, clienti, fornitori e altre parti interessate.

Le responsabilità dirette del CdA sulla conformità alle norme di sicurezza possono includere diversi aspetti.

Definizione della strategia e delle politiche, deve stabilire la strategia generale dell’azienda per la gestione della sicurezza e sviluppare politiche adeguate che garantiscano la conformità alle norme di sicurezza pertinenti.

Assegnazione delle risorse, deve garantire che siano allocate risorse adeguate per implementare le politiche e i programmi di sicurezza in tutta l’organizzazione.

Monitoraggio e valutazione del rispetto delle norme di sicurezza, è responsabile del monitoraggio continuo per assicurare che l’azienda rispetti le norme di sicurezza e valutare l’efficacia delle misure adottate.

Gestione dei rischi, deve supervisionare l’identificazione, l’analisi e la mitigazione dei rischi legati alla non conformità alle norme di sicurezza e garantire che siano attuate azioni correttive adeguate.

Rendicontazione e trasparenza, deve garantire la trasparenza riguardo alla conformità alle norme di sicurezza, comunicando in modo chiaro e accurato ai portatori di interessi esterni, come gli investitori e gli organismi regolatori.

Formazione e sensibilizzazione,  deve promuovere la formazione e la sensibilizzazione riguardo alle norme di sicurezza in tutta l’organizzazione, assicurandosi che i dipendenti siano informati e formati in modo adeguato.

Adesione alle leggi e ai regolamenti, deve garantire che l’azienda rispetti tutte le leggi e i regolamenti relativi alla sicurezza, assicurandosi che vengano apportate modifiche alle politiche e alle procedure aziendali in risposta a cambiamenti normativi.

In sintesi, il CdA ha un ruolo cruciale nell’assicurare che l’organizzazione rispetti le norme di sicurezza e che le questioni di sicurezza siano integrate nell’agenda strategica e operativa dell’azienda e in tale veste ne risponde civilmente e penalmente.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

27/09/2023

Bilanci mensili SP e CE per la governance aziendale

La governance aziendale è un aspetto fondamentale per il successo e la sostenibilità di qualsiasi impresa. Una corretta governance assicura che le attività dell’azienda siano gestite in modo responsabile, etico ed efficiente, garantendo al contempo la trasparenza e l’accountability nei confronti degli stakeholder. In questo contesto, i bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati rivestono un ruolo cruciale.

Monitoraggio Finanziario Tempestivo. I bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati forniscono una panoramica accurata e tempestiva delle finanze aziendali. Consentono ai decisori aziendali di monitorare l’andamento finanziario in tempo reale, individuando rapidamente eventuali deviazioni o problemi. Questo è particolarmente importante per prendere decisioni correttive immediate e mitigare potenziali rischi.

Pianificazione e Budgeting. I bilanci mensili e i documenti finanziari dettagliati sono essenziali per la pianificazione finanziaria e la creazione di budget realistici. Gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine possono essere stabiliti in base ai dati presenti in questi documenti. Le performance aziendali possono essere confrontate con le previsioni, consentendo ai responsabili di apportare modifiche alla strategia, se necessario.

Tracciabilità delle Performance. I bilanci mensili consentono di seguire da vicino le performance aziendali nel corso del tempo. Questo tracciamento aiuta a identificare tendenze, riconoscere stagionalità e comprendere come le decisioni passate abbiano influenzato l’andamento finanziario. Una maggiore consapevolezza delle dinamiche finanziarie può guidare l’azienda verso scelte più informate.

Comunicazione con gli Stakeholder. La trasparenza finanziaria è cruciale per mantenere la fiducia degli stakeholder, inclusi investitori, creditori, dipendenti e clienti. I bilanci mensili e i documenti finanziari dettagliati forniscono informazioni chiare e affidabili sulla salute finanziaria dell’azienda. Ciò rafforza la comunicazione con gli stakeholder e dimostra un impegno verso la responsabilità aziendale.

Identificazione delle Opportunità di Miglioramento. I dettagli contenuti nei bilanci mensili e nei documenti finanziari possono rivelare aree in cui l’azienda potrebbe migliorare l’efficienza operativa o ridurre i costi. L’analisi dettagliata dei costi e delle entrate può portare a decisioni informate sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione delle risorse.

Conformità Regolamentare. La recente Legge 155 richiede alle imprese di redigere rapporti finanziari regolari per prevenire l’insorgere di eventuali crisi di insolvenza. La preparazione accurata di bilanci mensili, stato patrimoniale e conto economico dettagliati garantisce che l’azienda sia in linea con le richieste regolamentari e riduce il rischio di sanzioni o azioni legali, quali la responsabilità solidale degli organi amministrativi.

In sintesi, i bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati sono strumenti essenziali per la governance aziendale efficace. Forniscono informazioni critiche per il monitoraggio finanziario, la pianificazione strategica, la comunicazione con gli stakeholder e l’identificazione di opportunità di miglioramento. La creazione e l’analisi accurata di questi documenti contribuiscono a guidare l’azienda verso un successo a lungo termine. Va anche acquisita e sviluppata la capacità di leggere e interpretare i dati sapendo come declinarli e le eventuali ricadute, in bene o in male, su tutti gli interessati.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

30/08/2023

Corrispondenza tra business plan e piano dei conti

La corrispondenza tra il business plan e il piano dei conti è fondamentale per la rendicontazione accurata e coerente delle attività aziendali. Questi due strumenti sono interconnessi e si influenzano a vicenda in quanto si occupano di aspetti differenti ma complementari della gestione aziendale.

Ecco perché la corrispondenza tra business plan e piano dei conti è così importante per la rendicontazione:

Coerenza strategica: Il business plan rappresenta la visione strategica dell’azienda, delineando gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie per raggiungerli. Se il piano dei conti, che rappresenta la struttura contabile dell’azienda, è allineato con il business plan, le spese e le entrate saranno categorizzate in modo da rispecchiare correttamente gli obiettivi e le priorità strategiche dell’azienda.

Pianificazione finanziaria: La corrispondenza tra business plan e piano dei conti consente una pianificazione finanziaria più accurata. Le voci di spesa e di entrata definite nel business plan possono essere direttamente collegate alle categorie del piano dei conti, semplificando la previsione delle risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi.

Monitoraggio delle performance: Tenere traccia dei risultati aziendali e valutare se si stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati richiede una chiara connessione tra i dati finanziari reali e le aspettative delineate nel business plan. Se le due fonti sono allineate, è più semplice identificare i successi e gli ostacoli nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi.

Comunicazione interna ed esterna: La coerenza tra business plan e piano dei conti è cruciale per la comunicazione sia interna che esterna. Gli stakeholder interni, come i dipendenti, hanno bisogno di comprenderne il collegamento per lavorare efficacemente verso gli obiettivi aziendali. Gli stakeholder esterni, come investitori e finanziatori, vogliono vedere un allineamento tra la strategia aziendale e la gestione finanziaria.

Processi decisionali: Quando il business plan e il piano dei conti sono in armonia, le decisioni aziendali diventano più informate e basate su dati concreti. L’azienda può capire meglio come le scelte operative influenzeranno le finanze e, viceversa, come le risorse finanziarie influenzeranno la capacità di implementare il piano strategico.

Audit e trasparenza: La coerenza tra i dati presentati nel business plan e quelli riflessi nel piano dei conti rende il processo di audit più agevole e riduce il rischio di discrepanze o incongruenze nei dati finanziari. Questo è particolarmente importante per dimostrare la trasparenza e la correttezza nella gestione finanziaria dell’azienda.

La corrispondenza tra business plan e piano dei conti è fondamentale per garantire che le azioni aziendali siano allineate agli obiettivi strategici e che le decisioni finanziarie siano basate su informazioni accurate. Questo allineamento facilita la pianificazione, il monitoraggio, la comunicazione e il successo generale dell’azienda. Viceversa sarebbe come avere Direzione Generale e resto dell’azienda che parlano due lingue diverse con al seguito sempre un traduttore e un mediatore culturale: che fatica e quante incomprensioni!

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

10/08/2023

Importanza del capitale circolante netto e della posizione finanziaria netta

Il capitale circolante netto (CCN) e la posizione finanziaria netta (PFN) sono due importanti indicatori finanziari utilizzati per valutare la salute finanziaria di un’azienda. Entrambi forniscono informazioni cruciali sulla liquidità e la capacità dell’azienda di far fronte alle sue obbligazioni a breve termine.

Il Capitale circolante netto (CCN) rappresenta la differenza tra le attività correnti (risorse liquide e attività che possono essere convertite in denaro entro un anno) e le passività correnti (obbligazioni a breve termine e passività che devono essere pagate entro un anno). La formula del CCN è:

CCN = Attività correnti – Passività correnti

L’importanza del CCN risiede nel fatto che misura la disponibilità di risorse liquide dell’azienda per sostenere le sue operazioni quotidiane e coprire i debiti a breve termine. Un CCN positivo indica che l’azienda ha più attività correnti rispetto alle passività correnti, il che suggerisce una buona capacità di gestire gli obblighi finanziari imminenti. D’altra parte, un CCN negativo può indicare una possibile difficoltà nel far fronte alle passività a breve termine, potendo portare a situazioni di liquidità problematica o a una maggiore dipendenza da finanziamenti esterni.

La Posizione finanziaria netta (PFN) rappresenta la differenza tra le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie correnti. Le attività finanziarie correnti includono disponibilità in contanti, equivalenti di cassa e altre attività finanziarie a breve termine, mentre le passività finanziarie correnti comprendono i debiti a breve termine.

La formula della PFN è:

PFN = Attività finanziarie correnti – Passività finanziarie correnti

La PFN fornisce una misura più specifica della liquidità finanziaria dell’azienda, concentrandosi sulle risorse finanziarie a breve termine e sugli impegni di pagamento. Una PFN positiva indica che l’azienda ha più risorse finanziarie correnti delle sue passività finanziarie correnti, suggerendo una buona posizione di liquidità. Al contrario, una PFN negativa indica che le passività finanziarie correnti superano le risorse finanziarie correnti, suggerendo una possibile necessità di finanziamenti esterni per far fronte agli impegni finanziari.

Sia il capitale circolante netto (CCN) che la posizione finanziaria netta (PFN) sono indicatori chiave per valutare la stabilità finanziaria di un’azienda. Una gestione adeguata del CCN e della PFN è fondamentale per garantire che l’azienda abbia sufficienti risorse liquide per affrontare le sue obbligazioni finanziarie a breve termine e mantenga una solida posizione finanziaria complessiva. Una sana gestione del capitale circolante e una posizione finanziaria equilibrata possono contribuire alla crescita e al successo a lungo termine dell’azienda.

Sono parametri vitali sempre sotto attento esame da parte di qualsivoglia istituzione finanziaria e sono un dato importante per decidere la finanziabilità di una impresa.

Noi siamo pronti, Voi

Articolo di Marco Simontacchi

31/07/2023

Corretta capitalizzazione in una impresa

La corretta capitalizzazione economica e finanziaria in un’impresa è un aspetto essenziale per garantire la stabilità finanziaria, la crescita e il successo a lungo termine dell’azienda. La capitalizzazione si riferisce al modo in cui un’impresa finanzia le sue attività attraverso il capitale proprio (patrimonio netto) e il capitale di terzi (debito). Una capitalizzazione equilibrata e ben gestita è fondamentale per mantenere l’equilibrio tra il rischio e il rendimento dell’impresa.

Ecco alcuni punti chiave da considerare per una corretta capitalizzazione economica e finanziaria:

Bilanciare il capitale proprio e il debito: L’azienda dovrebbe determinare la giusta proporzione tra capitale proprio e debito. Un eccesso di debito può portare a un aumento del rischio finanziario e della dipendenza da interessi, mentre troppo capitale proprio potrebbe non essere efficiente in termini di utilizzo delle risorse.

Adeguata liquidità: Assicurarsi che l’impresa abbia abbastanza liquidità per far fronte alle sue esigenze di breve termine. Ciò implica avere disponibilità finanziarie sufficienti per pagare fornitori, stipendi e altre spese correnti senza dover dipendere completamente dal debito a breve termine.

Valutare la redditività: La capitalizzazione dovrebbe essere valutata alla luce della redditività dell’impresa. La generazione di profitti adeguati è essenziale per sostenere il servizio del debito e finanziare la crescita dell’azienda.

Gestire il rischio: Considerare il profilo di rischio dell’impresa è cruciale nella determinazione della struttura di capitale. Settori o aziende con maggiore volatilità delle entrate potrebbero preferire una maggiore capitalizzazione finanziaria per proteggersi da eventuali difficoltà finanziarie.

Costo del capitale: Valutare il costo del capitale proprio e del debito. Il costo del debito è spesso inferiore rispetto al costo del capitale proprio, ma un eccesso di debito può aumentare il rischio per gli investitori e rendere più difficile l’accesso a nuovi finanziamenti.

Pianificazione finanziaria a lungo termine: Prevedere le esigenze finanziarie future dell’azienda è fondamentale per assicurare che la capitalizzazione sia adeguata per sostenere gli obiettivi di crescita e di investimento a lungo termine.

Monitoraggio e aggiustamenti: Monitorare costantemente la struttura di capitale dell’impresa e apportare eventuali aggiustamenti in base alle esigenze dell’azienda e alle condizioni di mercato in continua evoluzione.

Una capitalizzazione economica e finanziaria ben gestita richiede una valutazione equilibrata tra capitale proprio e debito, un’attenzione alla liquidità e alla redditività, nonché una pianificazione finanziaria a lungo termine. La gestione prudente della capitalizzazione aiuta l’impresa a sostenere le sue operazioni, a crescere in modo sostenibile e a ridurre i rischi finanziari.

Noi ci siamo, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

26/07/2023

L’importanza della pianificazione finanziaria in un piano industriale

Nel contesto di un’azienda, il piano industriale è uno strumento essenziale che definisce le strategie, gli obiettivi e le azioni necessarie per raggiungere il successo a lungo termine. Tra gli elementi fondamentali di un piano industriale, la pianificazione dei flussi finanziari riveste un ruolo di estrema importanza.

Garantisce liquidità. La pianificazione dei flussi finanziari aiuta a garantire che l’azienda abbia sufficiente liquidità per far fronte alle spese correnti e future. Ciò significa tenere sotto controllo gli ingressi e le uscite di denaro, prevedere eventuali picchi di spesa o periodi di incassi ridotti e adottare misure preventive per evitare situazioni di crisi finanziaria. Senza una gestione oculata dei flussi finanziari, l’azienda potrebbe trovarsi a corto di fondi quando ne ha più bisogno, mettendo a rischio la sua stessa esistenza.

Consentire investimenti strategici. Un’azienda di successo deve essere in grado di investire in nuove tecnologie, infrastrutture, ricerca e sviluppo e altre iniziative strategiche. La pianificazione dei flussi finanziari permette di identificare le risorse disponibili e valutare la fattibilità di questi investimenti senza compromettere la stabilità finanziaria dell’azienda. Investimenti mirati possono aumentare l’efficienza produttiva, la qualità dei prodotti/servizi offerti e la competitività sul mercato.

Riduzione dei rischi finanziari. I rischi finanziari sono sempre presenti in un ambiente economico in continua evoluzione. La pianificazione dei flussi finanziari aiuta a identificare e mitigare i rischi finanziari, sia interni che esterni. Attraverso la gestione attiva dei flussi di cassa, l’azienda può reagire prontamente a cambiamenti imprevisti nel mercato, riducendo l’impatto di potenziali crisi finanziarie o rallentamenti economici.

Facilita la negoziazione con le parti interessate. Quando un’azienda ha una pianificazione finanziaria solida, diventa più attraente per gli investitori, le banche e altri soggetti interessati. La capacità di dimostrare una gestione finanziaria accurata e la prospettiva di flussi di cassa stabili nel tempo possono influenzare positivamente le decisioni degli investitori, migliorando così l’accesso a finanziamenti esterni o a nuove partnership strategiche.

Sostenibilità aziendale. Una buona pianificazione dei flussi finanziari consente di mantenere l’equilibrio tra le esigenze finanziarie dell’azienda e le sue capacità di generare reddito. Questo contribuisce a garantire la sostenibilità aziendale a lungo termine, evitando situazioni di sovraindebitamento o mancanza di liquidità. Un’azienda sana finanziariamente è più resistente alle sfide economiche e può affrontare con maggiore fiducia i cicli economici altalenanti.

La pianificazione dei flussi finanziari riveste un ruolo chiave all’interno di un piano industriale ben strutturato. Garantisce la stabilità finanziaria, facilita gli investimenti strategici, riduce i rischi e migliora le opportunità di negoziazione con le parti interessate. Senza una gestione attenta dei flussi di cassa, l’azienda potrebbe trovarsi in una posizione vulnerabile, incapace di affrontare le sfide del mercato o di cogliere le opportunità di crescita. Pertanto, la corretta pianificazione finanziaria dovrebbe essere una priorità per qualsiasi azienda impegnata a raggiungere il successo a lungo termine.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

19/07/2023

Influenza dei bias cognitivi nelle decisioni importanti

I bias cognitivi sono delle distorsioni o dei pregiudizi sistematici che influenzano la nostra capacità di ragionamento obiettivo. Essi possono portare a un processo decisionale distorto, limitando la nostra capacità di valutare correttamente le informazioni disponibili e di prendere decisioni razionali.

Ecco alcuni esempi di come i bias cognitivi possono influire sulle decisioni importanti:

Conferma delle aspettative: tendiamo ad accontentarci di informazioni che confermano le nostre convinzioni preesistenti e ignorare o sottovalutare le prove che le contraddicono. Questo può portare a decisioni basate su presupposti errati o incomplete.

Effetto ancoraggio: siamo influenzati da un punto di riferimento iniziale quando prendiamo decisioni. Se ci viene fornito un valore di riferimento, tendiamo ad ancorare la nostra valutazione su quel valore, anche se potrebbe non essere rilevante o corretto. Questo può portare a decisioni distorte o poco razionali.

Disponibilità eccessiva: tendiamo a sopravvalutare l’importanza delle informazioni che sono facili da ricordare o che sono immediatamente disponibili nella nostra mente. Ciò può portare a decisioni basate su eventi o esperienze salienti, anche se potrebbero non rappresentare accuratamente la situazione generale.

Sovrastima delle proprie abilità: spesso sovrastimiamo le nostre capacità o competenze rispetto alla realtà. Questo può portarci a prendere decisioni eccessivamente ottimistiche o a ignorare i rischi potenziali.

Effetto di gruppo: quando prendiamo decisioni in gruppo, siamo influenzati dalle opinioni e dalle preferenze degli altri membri. Questo può portare a conformarsi alle opinioni del gruppo, anche se potrebbero essere sbagliate o irrazionali.

Rischio evitabile: tendiamo a evitare il rischio, anche quando potrebbe essere razionale o vantaggioso assumerlo. Questo può portare a decisioni troppo conservative o a perdere opportunità.

Questi sono solo alcuni esempi di come i bias cognitivi possono influire sulle decisioni importanti. È essenziale essere consapevoli di tali bias e adottare strategie per mitigarli, come cercare informazioni diverse, valutare criticamente le proprie convinzioni e coinvolgere diverse prospettive nella fase decisionale. La consapevolezza dei bias cognitivi può aiutarci a prendere decisioni più razionali ed efficaci.

Ricorrere a una consulenza strategica può fare la differenza, un punto di vista esterno e qualificato è un investimento di valore, non solo economico ma anche patrimoniale.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

05/07/2023