I sottoconti sono più di un dettaglio

Nel contesto della gestione aziendale, un piano dei conti ben strutturato rappresenta una delle fondamenta su cui si basa il controllo di gestione, soprattutto quando si tratta di organizzare i dati contabili in modo chiaro e coerente. In particolare, l’accuratezza e la correttezza dei sottoconti di terzo livello all’interno del piano dei conti possono fare una grande differenza nella gestione dei centri di costo e, di conseguenza, nella capacità dell’azienda di pianificare e monitorare le proprie attività in modo efficace.

Un piano dei conti dettagliato, con una struttura gerarchica ben definita, consente di ottenere una visione chiara e immediata delle varie componenti aziendali. Se i sottoconti di terzo livello sono ben organizzati e coerenti con le specificità dell’azienda, diventa più semplice assegnare correttamente costi e ricavi ai vari centri di responsabilità. Questo permette ai manager di valutare in modo più preciso l’andamento di ciascuna area operativa, individuare eventuali inefficienze e adottare tempestivamente le opportune strategie correttive.

Ad esempio, in un’azienda manifatturiera, una classificazione accurata dei costi diretti e indiretti nei vari centri di costo può facilitare l’individuazione di margini operativi più realistici, evitando sovrastime o sottostime che potrebbero influenzare le decisioni strategiche. Questo livello di precisione è essenziale non solo per la gestione interna, ma anche per migliorare la qualità dell’informazione finanziaria da presentare agli stakeholder esterni.

Quando un piano dei conti è strutturato in modo da rispecchiare la realtà operativa dell’azienda, i report finanziari risultano più chiari e leggibili per tutti gli interlocutori, interni ed esterni. Gli stakeholder – siano essi investitori, istituti di credito, revisori contabili o fornitori – tendono a considerare con maggiore fiducia un’azienda che dimostra di avere un sistema contabile solido e trasparente.

Un aspetto spesso sottovalutato è l’effetto positivo di una buona organizzazione contabile sul rating dell’azienda. Le società di rating e le banche valutano non solo gli indicatori di bilancio, ma anche la qualità e l’affidabilità del reporting finanziario. Un piano dei conti ben definito e aderente alle best practices facilita la lettura del bilancio, riduce il rischio di errori o incongruenze e migliora la percezione di affidabilità dell’impresa.

Un altro aspetto cruciale è l’impatto che un piano dei conti ben organizzato ha sulla costruzione del piano industriale. Quando i dati contabili sono chiari, coerenti e dettagliati fino al livello necessario per un’analisi approfondita, è possibile costruire proiezioni economico-finanziarie più realistiche e fondate su basi solide. Ciò consente di definire obiettivi strategici più precisi e di monitorarne l’attuazione con strumenti di controllo di gestione efficaci.

Ad esempio, un’impresa che voglia avviare un piano di espansione ha bisogno di stimare con precisione i costi associati ai nuovi investimenti, le marginalità attese e i ritorni sugli investimenti. Se i dati contabili di partenza sono ben strutturati, le simulazioni finanziarie risulteranno più attendibili, riducendo il rischio di scelte errate basate su informazioni approssimative o incomplete.

La corretta organizzazione del piano dei conti, con un particolare focus sulla precisione e coerenza dei sottoconti di terzo livello, rappresenta un elemento chiave per un controllo di gestione efficace e per il miglioramento della trasparenza aziendale. Questo, a sua volta, incide positivamente sulla credibilità dell’impresa agli occhi di banche, investitori e altri stakeholder, contribuendo a migliorare il rating aziendale e facilitando l’accesso a finanziamenti e opportunità di crescita. Implementare queste best practices non è solo una questione di ordine amministrativo, ma un vero e proprio investimento strategico per il futuro dell’azienda.

Contabilità e Finanza: Gemelli diversi

Immagina di essere alla guida di un’azienda, una piccola impresa o magari una grande multinazionale. Ogni giorno, devi destreggiarti tra numeri, scadenze, decisioni strategiche e operazioni quotidiane. Ecco che entrano in gioco due prospettive fondamentali ma profondamente diverse: la visione contabile-amministrativa e la visione di controllo e gestione finanziaria.

Da un lato, la visione contabile-amministrativa è un po’ come il cronista che annota meticolosamente ogni avvenimento. Il suo compito principale è registrare tutto ciò che accade all’interno dell’azienda, dalle fatture ai pagamenti, dagli acquisti alle vendite. È una visione saldamente ancorata al passato e al presente, con lo sguardo rivolto alla corretta rappresentazione della realtà aziendale secondo regole ben precise. Non è solo una questione di numeri, ma anche di conformità: bisogna rispettare le normative fiscali, produrre bilanci chiari e trasparenti, e garantire che ogni voce nei registri contabili sia al posto giusto. Insomma, è l’arte della precisione e della fedeltà ai fatti. Quando si parla di scadenze, qui tutto ruota intorno agli obblighi normativi: chiusure contabili periodiche, adempimenti fiscali e redazione del bilancio. La cadenza è spesso mensile, trimestrale o annuale, con un ritmo scandito più dalla legge che dalla dinamica dell’azienda.

Dall’altro lato, c’è la visione di controllo e gestione finanziaria, che potremmo paragonare a un navigatore che, con mappe e strumenti sofisticati, cerca la rotta migliore per portare la nave aziendale verso nuovi orizzonti. Questa prospettiva non si limita a guardare indietro, ma soprattutto guarda avanti, cercando di anticipare cosa accadrà e come prepararsi al meglio. Qui, i numeri non sono semplicemente registrati, ma analizzati, interpretati, proiettati nel futuro. L’obiettivo è ottimizzare le risorse, garantire la liquidità necessaria per affrontare qualsiasi situazione e, soprattutto, creare valore. Non ci sono solo bilanci da chiudere, ma budget da pianificare, flussi di cassa da monitorare e scenari futuri da immaginare. È un approccio molto più dinamico, che richiede un monitoraggio costante e un’adattabilità immediata ai cambiamenti del mercato. Le scadenze non sono rigide come nella contabilità, ma piuttosto flessibili e dipendenti dalle esigenze operative e strategiche dell’azienda. Qui si parla di gestione quotidiana della liquidità, della pianificazione degli incassi e dei pagamenti, e dell’analisi continua degli scostamenti rispetto alle previsioni.

Queste due visioni, pur così diverse, non sono in competizione tra loro. Anzi, nelle aziende più virtuose, lavorano in sinergia. La contabilità-amministrazione fornisce una base solida e affidabile, una sorta di “memoria storica” dell’azienda, mentre il controllo di gestione trasforma quei dati in strumenti utili per prendere decisioni consapevoli e mirate. In pratica, se la contabilità ti dice “ecco dove siamo”, il controllo di gestione aggiunge “ecco dove possiamo andare e come arrivarci”.

Saper bilanciare queste due prospettive significa, in ultima analisi, garantire all’azienda non solo di essere in regola e solida nel presente, ma anche pronta e reattiva per affrontare il futuro con sicurezza e determinazione.

La fortuna arride ai trasparenti

Raccordare le voci del piano dei conti con i parametri componenti tutti i KPI finanziari e commerciali in una società di capitali è fondamentale per vari motivi, tutti strettamente legati alla governance e allo sviluppo degli investimenti.

Trasparenza e Accuratezza della Rendicontazione

Il piano dei conti fornisce una struttura organizzativa per registrare tutte le transazioni finanziarie dell’azienda. Raccordare queste voci con i KPI finanziari e commerciali garantisce che i dati utilizzati per calcolare i KPI siano accurati e aggiornati. Questo livello di trasparenza e accuratezza è cruciale per:

  • Audit e Conformità: Assicurare che la società sia conforme alle normative finanziarie e fiscali.
  • Affidabilità delle Decisioni: Permettere agli amministratori di prendere decisioni basate su dati finanziari accurati e aggiornati.

Monitoraggio della Performance Aziendale

I KPI (Key Performance Indicators) finanziari e commerciali sono strumenti essenziali per monitorare la performance aziendale. Collegare il piano dei conti a questi KPI permette di:

  • Analisi delle Tendenze: Rilevare le tendenze nelle entrate, nei costi e nei profitti, permettendo una gestione proattiva.
  • Valutazione dell’Efficienza Operativa: Identificare aree di inefficienza e migliorare l’allocazione delle risorse.
  • Valutazione del Rendimento degli Investimenti (ROI): Misurare il ritorno sugli investimenti e confrontarlo con le aspettative e gli obiettivi strategici.

Supporto alle Decisioni Strategiche

La governance aziendale richiede una solida base di dati per prendere decisioni strategiche. Il raccordo tra il piano dei conti e i KPI supporta questo processo in vari modi.

  • Pianificazione Finanziaria: Fornire una visione chiara della situazione finanziaria attuale e delle proiezioni future.
  • Allocazione delle Risorse: Determinare le aree in cui investire o ridurre le risorse per massimizzare il rendimento.
  • Gestione del Rischio: Identificare e mitigare i rischi finanziari attraverso un’analisi dettagliata dei dati finanziari.

Miglioramento della Comunicazione Interna

Un sistema ben raccordato tra piano dei conti e KPI facilita la comunicazione tra le varie aree dell’azienda:

  • Uniformità dei Dati: Assicurare che tutti i dipartimenti lavorino con gli stessi dati, riducendo il rischio di discrepanze e malintesi.
  • Allineamento degli Obiettivi: Favorire l’allineamento degli obiettivi di ciascuna area con quelli aziendali complessivi, migliorando la coesione e l’efficacia organizzativa.

Attrattività per gli Investitori

Per una società di capitali, attrarre investitori è essenziale. Un solido raccordo tra il piano dei conti e i KPI:

  • Migliora la Trasparenza Finanziaria: Gli investitori preferiscono società con una chiara e dettagliata rendicontazione finanziaria.
  • Dimostra Efficacia di Gestione: Mostra che l’azienda è ben gestita e che utilizza metodi avanzati per monitorare e migliorare la sua performance.
  • Aumenta la Fiducia: Costruisce fiducia tra gli investitori attuali e potenziali, facilitando la raccolta di capitale per nuovi investimenti.

Raccordare le voci del piano dei conti con i KPI finanziari e commerciali è una pratica essenziale per garantire una governance efficace e uno sviluppo sostenibile degli investimenti in una società di capitali. Questo processo migliora la trasparenza, facilita il monitoraggio della performance, supporta le decisioni strategiche, migliora la comunicazione interna e aumenta l’attrattività per gli investitori, contribuendo complessivamente al successo a lungo termine dell’azienda.

Attrazione di Investitori Istituzionali

Raccordare le voci del piano dei conti con i KPI finanziari e commerciali non solo migliora la trasparenza e l’affidabilità dei dati, ma aumenta anche la possibilità di attrarre investitori istituzionali. Questo è fondamentale per diverse ragioni.

  • Credibilità e Professionalità: Gli investitori istituzionali, come fondi di investimento, banche e società di venture capital, cercano aziende che dimostrano una gestione finanziaria solida e professionale. Un sistema ben raccordato e trasparente aumenta la credibilità dell’azienda.
  • Valutazione del Rischio: Gli investitori istituzionali tendono ad essere più avversi al rischio e cercano aziende che possano dimostrare stabilità e prevedibilità finanziaria. Un’analisi chiara dei KPI finanziari può aiutare a dimostrare la gestione efficace del rischio.

Facilitazione della Due Diligence

La fase di due diligence è un momento cruciale durante la quale gli investitori esaminano in dettaglio tutti gli aspetti finanziari e operativi di un’azienda. Un solido raccordo tra piano dei conti e KPI semplifica questo processo.

  • Accesso Rapido ai Dati: La disponibilità di dati finanziari ben strutturati e collegati ai KPI consente agli investitori di accedere rapidamente alle informazioni necessarie per valutare la salute finanziaria dell’azienda.
  • Chiarezza e Trasparenza: La trasparenza dei dati finanziari e operativi riduce i tempi e i costi associati alla due diligence, rendendo l’azienda più attraente per potenziali investitori.
  • Riduzione delle Incertezze: Una presentazione chiara e dettagliata dei KPI riduce le incertezze e le preoccupazioni degli investitori, aumentando la fiducia nel processo di valutazione e nelle prospettive future dell’azienda.

Raccordare le voci del piano dei conti con i parametri componenti tutti i KPI finanziari e commerciali è cruciale per una governance efficace e lo sviluppo degli investimenti in una società di capitali. Oltre a migliorare la trasparenza, il monitoraggio della performance, il supporto alle decisioni strategiche, e la comunicazione interna, questo approccio:

  • Aumenta la capacità dell’azienda di attrarre investitori istituzionali grazie alla maggiore credibilità e professionalità.
  • Facilita il processo di due diligence, rendendo più semplice e rapido per gli investitori valutare la salute finanziaria e operativa dell’azienda.

Questi vantaggi combinati contribuiscono a creare un ambiente favorevole per la crescita sostenibile e l’attrazione di capitali, essenziali per il successo a lungo termine dell’azienda.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

09/07/2024

Fatturazione e magazzino richiedono attenzione

Tenere aggiornato il magazzino, le fatture da emettere e da ricevere è fondamentale per diverse ragioni che riguardano la gestione economica e patrimoniale di un’azienda, nonché per la valutazione dei margini di profitto.

Gestione del Magazzino

Un magazzino aggiornato consente di evitare sia l’eccesso che la carenza di scorte. L’eccesso di scorte può portare a costi di stoccaggio elevati e rischi di obsolescenza, mentre la carenza può causare perdite di vendite e insoddisfazione dei clienti.

Una gestione efficiente del magazzino permette di minimizzare i costi di gestione, compresi quelli legati alla logistica e alla rotazione delle scorte.

La disponibilità tempestiva dei prodotti migliora la capacità di soddisfare le richieste dei clienti, aumentando la loro soddisfazione e fidelizzazione.

Gestione delle Fatture

Monitorare le fatture emesse e ricevute è essenziale per gestire i flussi di cassa. Le fatture emesse rappresentano crediti da incassare, mentre quelle ricevute rappresentano debiti da pagare. Un buon controllo di questi elementi permette di evitare problemi di liquidità.

Tenere traccia delle scadenze delle fatture aiuta a evitare ritardi nei pagamenti, che possono comportare interessi di mora e deteriorare i rapporti con i fornitori.

Un aggiornamento costante delle fatture assicura che la contabilità sia precisa e aggiornata, facilitando la preparazione del bilancio e delle dichiarazioni fiscali.

Monitoraggio Economico e Patrimoniale

La registrazione accurata delle movimentazioni di magazzino e delle fatture consente di analizzare l’andamento delle vendite, dei costi e dei margini di profitto. Questo è fondamentale per prendere decisioni strategiche informate.

Monitorare le spese legate agli acquisti e alle vendite aiuta a identificare aree di possibile riduzione dei costi e ottimizzazione delle risorse.

Una gestione precisa del magazzino e delle fatture contribuisce a una corretta valutazione del patrimonio aziendale, essenziale per la redazione di bilanci accurati e la pianificazione finanziaria.

Valutazione dei Margini di Profitto

Calcolo Preciso dei Margini: Tenere traccia dei costi di acquisto, dei costi di magazzino e dei ricavi consente di calcolare con precisione i margini di profitto, identificando i prodotti o i servizi più redditizi.

Identificazione delle Aree di Miglioramento: Analizzare i margini di profitto aiuta a individuare le aree in cui è possibile migliorare l’efficienza operativa e aumentare la redditività.

Pianificazione Strategica: La conoscenza dettagliata dei margini di profitto permette di sviluppare strategie di prezzo, promozione e marketing più efficaci, oltre a pianificare investimenti mirati.

Mantenere aggiornati il magazzino e le fatture è cruciale per garantire una gestione economica efficiente, permettendo all’azienda di operare in modo fluido, evitare problemi di liquidità, migliorare la soddisfazione del cliente e massimizzare i profitti.

Il delta di magazzino periodico, ovvero la variazione delle scorte di magazzino in un determinato periodo, è uno strumento importante per valutare l’effettivo utile di un’azienda. Questo indicatore permette di comprendere meglio l’andamento delle operazioni aziendali e di analizzare l’efficienza della gestione del magazzino.

Rilevazione delle Variazioni di Inventario

Il delta di magazzino mostra le variazioni nelle quantità di prodotti presenti in magazzino all’inizio e alla fine di un periodo. Queste variazioni possono essere positive (aumento delle scorte) o negative (diminuzione delle scorte). Queste variazioni devono essere contabilizzate per calcolare correttamente il costo del venduto.

Calcolo del Costo del Venduto (COGS)

Il costo del venduto è calcolato considerando l’inventario iniziale, gli acquisti effettuati durante il periodo e l’inventario finale:

COGS=Inventario Iniziale+Acquisti−Inventario 

Un delta di magazzino negativo indica che le scorte sono diminuite; quindi, una parte delle vendite è stata coperta con le scorte già presenti, riducendo il bisogno di nuovi acquisti. Un delta positivo, invece, indica un aumento delle scorte; quindi, parte delle risorse è stata utilizzata per incrementare il magazzino, influenzando il COGS.

Analisi dell’Utile Lordo

L’utile lordo si calcola sottraendo il costo del venduto dai ricavi totali:

Utile Lordo=Ricavi Totali−COGS

Valutare il delta di magazzino aiuta a comprendere meglio come le variazioni delle scorte influenzano l’utile lordo. Una gestione efficiente del magazzino che minimizza il COGS contribuisce a massimizzare l’utile lordo.

Gestione dell’Efficienza Operativa

Monitorare il delta di magazzino permette di valutare l’efficienza operativa dell’azienda. Un magazzino ben gestito, con scorte ottimizzate, contribuisce a ridurre i costi operativi e a migliorare la redditività complessiva. Ad esempio, evitare l’eccesso di scorte riduce i costi di stoccaggio e il rischio di obsolescenza, mentre evitare carenze di scorte previene perdite di vendite.

Pianificazione e Decisioni Strategiche

La valutazione periodica del delta di magazzino fornisce informazioni preziose per la pianificazione aziendale e la presa di decisioni strategiche. Conoscere le tendenze delle variazioni di magazzino aiuta a prevedere la domanda futura, ottimizzare gli acquisti e pianificare le promozioni.

Valutazione dell’Utilizzo del Capitale

Le variazioni di magazzino influiscono sull’utilizzo del capitale circolante. Un aumento delle scorte implica l’impiego di capitale per l’acquisto di merci, mentre una diminuzione delle scorte libera capitale che può essere utilizzato per altre attività aziendali. Monitorare il delta di magazzino aiuta a mantenere un equilibrio ottimale nell’uso del capitale.

Il delta di magazzino periodico è un indicatore fondamentale per valutare l’effettivo utile di un’azienda. Permette di calcolare con precisione il costo del venduto, analizzare l’utile lordo, gestire l’efficienza operativa, prendere decisioni strategiche informate e ottimizzare l’utilizzo del capitale. Tenere sotto controllo le variazioni di magazzino contribuisce significativamente alla gestione economica e finanziaria dell’azienda, migliorando la redditività complessiva.

La variazione di magazzino è un elemento cruciale per la valutazione accurata dei costi del venduto, che a sua volta influenza il margine industriale e l’EBIT (Earnings Before Interest and Taxes).

La variazione di magazzino (delta di magazzino) è data dalla differenza tra l’inventario iniziale e quello finale. Un errore nel calcolo di queste voci porta a una valutazione errata del COGS.

Dati inaccurati sulle variazioni di magazzino possono falsare il COGS, influenzando direttamente il margine industriale. Un margine industriale gonfiato o ridotto in modo errato porta a decisioni gestionali basate su informazioni non corrette.

Impatto sull’EBIT

Calcolo dell’EBIT: L’EBIT si ottiene sottraendo i costi operativi (incluso il COGS) dai ricavi totali:

EBIT=Ricavi−COGS−Costi Operativi

Poiché il COGS è direttamente influenzato dalla variazione di magazzino, dati inaccurati portano a un calcolo dell’EBIT errato. L’EBIT è un indicatore chiave della redditività operativa dell’azienda e della sua capacità di generare profitti prima degli oneri finanziari e delle imposte.

Trasparenza del Bilancio: La precisione nelle registrazioni delle variazioni di magazzino è fondamentale per garantire la trasparenza del bilancio. Dati approssimativi compromettono l’affidabilità del bilancio, portando a una rappresentazione fuorviante della situazione finanziaria dell’azienda. Questo può avere conseguenze legali e reputazionali, oltre a ostacolare la fiducia degli investitori e delle altre parti interessate.

Redditività della Gestione Caratteristica: La gestione caratteristica si riferisce all’attività principale dell’azienda. Un bilancio che riflette accuratamente le variazioni di magazzino permette di valutare correttamente la redditività della gestione caratteristica. Errori in questa valutazione possono portare a decisioni errate su pricing, produzione, approvvigionamenti e strategie di mercato.

Errori di Pianificazione e Decisioni Strategiche: Dati inaccurati sulle variazioni di magazzino possono portare a errori nelle previsioni e nelle decisioni strategiche, come l’espansione della capacità produttiva o la gestione delle scorte.

Problemi di Liquidità: Una gestione inefficace delle scorte basata su dati approssimativi può portare a problemi di liquidità, poiché le risorse potrebbero essere impegnate in eccessive quantità di inventario o, al contrario, in carenza di scorte che limita le vendite.

Influenza sulla Valutazione dell’Impresa: Gli errori nel bilancio possono influenzare la valutazione dell’azienda, specialmente in caso di operazioni di finanziamento o acquisizione. Gli investitori e i finanziatori si basano su dati finanziari accurati per prendere decisioni informate.

Mantenere dati accurati e aggiornati sulle variazioni di magazzino è essenziale per una corretta valutazione del COGS, del margine industriale e dell’EBIT. Questo assicura la trasparenza del bilancio e permette di individuare la vera redditività della gestione caratteristica, facilitando decisioni informate e strategiche per il futuro dell’azienda. Dati approssimativi mettono a rischio la trasparenza e l’affidabilità del bilancio, con conseguenze potenzialmente gravi per la gestione e la pianificazione aziendale.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

26/06/2024

Bilanciamento tra utili e fiscalità

Il bilanciamento tra giusti utili e tassazione è cruciale per valutare la salute finanziaria di una piccola e media impresa (PMI). Ecco alcuni aspetti chiave da considerare.

Profitto Netto: Il profitto netto è un indicatore fondamentale della capacità di un’impresa di generare reddito oltre a coprire tutte le sue spese, inclusi i costi variabili e fissi e le tasse. Un profitto netto consistente e in crescita nel tempo è spesso segno di una gestione aziendale efficace.

Tassazione: Le PMI devono ottimizzare la loro struttura fiscale per minimizzare il carico fiscale legale, massimizzando così gli utili disponibili per reinvestimenti e distribuzioni agli azionisti. Le strategie possono includere l’utilizzo di deduzioni fiscali, crediti e incentivazioni locali per le imprese.

Margine Operativo e Margine Netto: Il margine operativo mostra quanto un’azienda guadagna prima di interessi e tasse (EBIT) rispetto alle vendite totali. Il margine netto, d’altra parte, indica quanto un’azienda guadagna dopo aver pagato tasse e interessi rispetto alle vendite totali. PMI con margini consistentemente alti tendono a essere più stabili e in salute.

Flussi di Cassa Operativi: Un’altra misura critica della salute di una PMI è la generazione di flussi di cassa dai suoi operativi. La capacità di generare cassa in modo consistente è essenziale per il sostentamento delle operazioni quotidiane, senza dipendere eccessivamente dal debito.

Struttura del Capitale: Le PMI sane mantengono un equilibrio sostenibile tra debito e capitale proprio. Un alto livello di debito può erodere la redditività a causa degli interessi passivi e aumentare il rischio finanziario.

Sostenibilità e Crescita a Lungo Termine: Le decisioni aziendali dovrebbero mirare non solo a massimizzare gli utili nel breve termine ma anche a garantire la crescita e la sostenibilità a lungo termine. Investire in innovazione, sviluppo del personale, e tecnologie può aiutare a mantenere l’azienda competitiva.

Conformità Regolatoria e Fiscale: Una PMI in salute mantiene una rigorosa aderenza alle leggi e regolamenti, compresa la conformità fiscale. La trasparenza e la correttezza fiscale non solo evitano problemi legali ma costruiscono anche fiducia con stakeholder e istituzioni finanziarie.

Una PMI in salute mostra un equilibrio tra una gestione efficace degli utili e una gestione ottimale del carico fiscale, mantenendo allo stesso tempo un’attenzione strategica sulla crescita sostenibile e la conformità normativa. Analizzare questi aspetti può fornire un quadro chiaro della stabilità finanziaria e delle prospettive di un’azienda.

Mortificare gli utili per pagare meno tasse può sembrare una strategia vantaggiosa nel breve termine, ma presenta diversi rischi e conseguenze negative che possono impattare la salute finanziaria e la credibilità di una piccola e media impresa (PMI) nel lungo termine. Ecco alcuni motivi per cui questa pratica può essere pericolosa.

Limitazione della Capacità di Crescita: Ridurre artificialmente gli utili limita la quantità di capitale disponibile per reinvestimenti nell’impresa. Questo può significare minori fondi per ricerca e sviluppo, espansione delle operazioni, miglioramento delle infrastrutture o assunzione di personale qualificato. A lungo termine, questo può ridurre la competitività e la capacità dell’azienda di adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Accesso al Credito Compromesso: Le banche e altri finanziatori esaminano i rendiconti finanziari delle imprese per valutare la loro salute finanziaria prima di concedere prestiti o linee di credito. Utili più bassi possono tradursi in una minore capacità di ottenere finanziamenti esterni, poiché l’azienda appare meno redditizia e quindi più rischiosa da finanziare e sicuramente un costo del denaro sensibilmente maggiore, fattore che incide spesso più del supposto “risparmio” fiscale.

Valutazione Aziendale Ridotta: Gli investitori valutano le prospettive di un’azienda basandosi sui suoi utili tra altri fattori. Se gli utili sono sistematicamente ridotti, l’azienda può essere valutata meno attraente per gli investimenti, riducendo così la possibilità di attirare capitali esterni o di valutare positivamente l’azienda in una vendita o fusione.

Rischi Legali e di Conformità: Se la mortificazione degli utili implica pratiche contabili discutibili o manipolazione dei libri contabili, l’azienda può incorrere in rischi legali significativi. Questo include sanzioni, multe, e danni alla reputazione che possono derivare da ispezioni fiscali e altri controlli regolatori.

Danno alla Reputazione: La percezione di integrità e affidabilità di un’azienda è cruciale per stabilire relazioni positive con clienti, fornitori e partner. Pratiche finanziarie percepite come ingannevoli o non etiche possono danneggiare la reputazione dell’azienda, influenzando negativamente le relazioni d’affari e la fedeltà dei clienti.

Impatto sui Dipendenti e la Cultura Aziendale: Una gestione finanziaria percepita come impropria o a corto termine può demotivare i dipendenti e influenzare negativamente la cultura aziendale. Questo può portare a una diminuzione della produttività e a difficoltà nel mantenere o attrarre talenti.

Mortificare gli utili per ridurre la tassazione può avere impatti negativi significativi sulla capacità di una PMI di crescere, ottenere finanziamenti, e mantenere una buona reputazione nel lungo termine. È quindi consigliabile per le imprese perseguire strategie di crescita sostenibili e conformi alla legge per garantire la loro salute e stabilità finanziaria a lungo termine.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

17/04/2024

Immobilizzazioni materiali e magazzino: le differenze

La comprensione della distinzione tra immobilizzazioni materiali e magazzino nei bilanci aziendali è fondamentale per analizzare e interpretare correttamente la posizione finanziaria e la performance operativa di un’azienda. Questo articolo esplorerà in dettaglio la differenza tra questi due concetti, evidenziando le loro caratteristiche, il trattamento contabile, l’impatto sulla valutazione aziendale e le strategie di gestione ottimale.

Le immobilizzazioni materiali rappresentano beni di lunga durata utilizzati per l’operatività dell’azienda che non sono destinati alla vendita nel normale corso degli affari. Questi includono terreni, edifici, macchinari, attrezzature e veicoli. La caratteristica principale delle immobilizzazioni materiali è la loro capacità di generare flussi di reddito per più periodi contabili, tipicamente superiori a un anno.

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte nel bilancio al loro costo di acquisto o costruzione, al netto degli ammortamenti accumulati. L’ammortamento rappresenta la distribuzione sistematica del costo di un’immobilizzazione materiale lungo la sua vita utile, riflettendo la diminuzione del suo valore d’uso nel tempo. Gli incrementi di valore, dovuti per esempio a rivalutazioni, possono essere registrati a patto che riflettano un aumento reale e misurabile del valore di mercato del bene.

Il magazzino comprende materie prime, semilavorati, prodotti finiti e merci acquistate per la rivendita, che un’azienda detiene per la vendita nel normale corso degli affari o per essere utilizzati nel processo produttivo. Il magazzino è intrinsecamente transitorio, con l’obiettivo di essere convertito in ricavi attraverso il processo di vendita.

Il magazzino è valutato al minore tra costo e valore netto realizzabile, riflettendo il principio di prudenza contabile. Il costo può essere determinato attraverso vari metodi, come il costo medio ponderato, FIFO (First In, First Out) o LIFO (Last In, First Out), a seconda delle politiche aziendali e delle normative locali. Le riduzioni di valore del magazzino, dovute ad esempio a obsolescenza o deterioramento, devono essere riconosciute immediatamente nel conto economico.

La valutazione delle immobilizzazioni materiali e del magazzino gioca un ruolo cruciale nella determinazione del valore aziendale. Le immobilizzazioni materiali, essendo beni di lungo termine, influenzano la capacità produttiva dell’azienda e le sue prospettive di generazione del reddito futuro. In contrasto, il magazzino influisce sulla liquidità aziendale e sulla gestione del capitale circolante, essendo più direttamente legato alle operazioni correnti.

Una gestione efficace delle immobilizzazioni materiali implica una pianificazione accurata degli investimenti, considerando la loro utilità nel lungo periodo e la loro efficienza operativa. La gestione del magazzino richiede un equilibrio tra il mantenimento di un livello sufficiente per soddisfare la domanda dei clienti e la minimizzazione dei costi di stoccaggio e obsolescenza.

La distinzione tra immobilizzazioni materiali e magazzino nei bilanci aziendali sottolinea la diversità delle risorse che un’azienda utilizza per generare valore. Mentre le immobilizzazioni materiali rappresentano investimenti a lungo termine per la capacità produttiva e operativa, il magazzino riflette gli asset correnti destinati alla vendita o alla produzione. La comprensione e la gestione efficace di queste categorie di attivi sono essenziali per l’analisi finanziaria, la pianificazione strategica e il successo a lungo termine di un’azienda.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

05/03/2024

Il Bilancio di Sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità, anche noto come bilancio sociale o bilancio ambientale, è uno strumento di rendicontazione che valuta le prestazioni di un’organizzazione non solo dal punto di vista finanziario, ma anche sotto il profilo sociale, ambientale ed etico. Esso fornisce una panoramica completa delle attività e degli impatti di un’azienda o un’organizzazione nei confronti della sostenibilità.

Il bilancio di sostenibilità solitamente comprende tre dimensioni principali:

Ambientale: Valuta gli impatti dell’organizzazione sull’ambiente, inclusi consumi di risorse naturali, emissioni di gas serra, produzione di rifiuti e altre attività che influenzano l’ecosistema.

Sociale: Esamina l’impatto dell’organizzazione sulle persone, considerando aspetti come la responsabilità sociale d’impresa, la gestione delle risorse umane, la diversità e l’inclusione, la salute e sicurezza dei lavoratori, e le relazioni con la comunità.

Economica: Riguarda l’analisi delle performance finanziarie dell’organizzazione, includendo dati relativi ai profitti, agli investimenti, alla creazione di valore economico e alla gestione dei rischi finanziari.

Il bilancio di sostenibilità è un importante strumento per dimostrare l’impegno di un’organizzazione nei confronti della responsabilità sociale e ambientale. In molti casi, le aziende adottano standard internazionali come il Global Reporting Initiative (GRI) per strutturare e comunicare le informazioni nel bilancio di sostenibilità.

La sua elaborazione richiede la raccolta di dati accurati e affidabili su tutte e tre le dimensioni, il coinvolgimento di diverse funzioni aziendali e la trasparenza nella comunicazione delle informazioni. Un bilancio di sostenibilità ben redatto può influenzare positivamente la reputazione di un’organizzazione, attirare investimenti responsabili e favorire la fiducia degli stakeholder.

Secondo quanto emanato dalla Direttiva UE 2022/2464 pubblicata il 16 dicembre 2022, che va a rivedere e modificare la precedente Direttiva UE 2013/34, relativa all’obbligo di “comunicazioni di informazioni di carattere non finanziario” da parte di aziende di grandi dimensioni, si fa presente che dal 2024 la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) diventerà obbligatoria per tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo di almeno 43 milioni.

Nel bilancio di sostenibilità, dovranno essere contenute informazioni su:

  • modello di business e strategie aziendali in materia di sostenibilità;
  • ruolo assunto dagli organi di amministrazione relativamente alla governance dei temi ESG;
  • rapporti con gli stakeholders ed impatto di questi in ambito di sostenibilità;
  • criteri e approcci utilizzati nella gestione dei rischi;
  • descrizione della due diligence in tema ESG;
  • utilizzo di standard di rendicontazione europei uguali per tutte le aziende in funzione della grandezza e del fatturato.

In generale, l’adozione del bilancio di sostenibilità è un passo significativo verso un approccio olistico e responsabile alle attività aziendali e lo strumento per sviluppare e consolidare la Green Reputationaziendale.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

13/12/2023

Immobilizzazioni Immateriali

I beni immateriali devono essere contabilizzati nella voce “Immobilizzazioni Immateriali” in sede di bilancio. Includono asset come avviamento, brevetti, marchi, licenze, diritti d’autore e software. Questi beni hanno un valore economico, ma non hanno una forma fisica tangibile. Pertanto, vanno distinti dai beni materiali (come terreni, edifici, macchinari), che sono classificati in altre categorie di immobilizzazioni.

L’inserimento di beni immateriali nelle immobilizzazioni immateriali consente all’azienda di registrare e monitorare in modo adeguato il valore di tali asset nel corso del tempo. La contabilizzazione di questi beni in modo accurato è importante per riflettere correttamente la situazione finanziaria dell’azienda nel bilancio.

Le immobilizzazioni immateriali vanno ammortizzate nel corso del tempo, poiché perdono valore economico con il passare degli anni. L’ammortamento è la ripartizione sistematica del costo delle immobilizzazioni immateriali su una base temporale, riflettendo il consumo di valore durante il periodo utile dell’asset. Il metodo di ammortamento dipende dalla natura specifica dell’immobilizzazione immateriale e dalle normative contabili adottate dall’azienda.

Ecco alcuni dei metodi più comuni di ammortamento per le immobilizzazioni immateriali:

Ammortamento lineare: Si tratta del metodo più semplice. L’importo dell’ammortamento è costante per ogni periodo contabile. La formula per il calcolo dell’ammortamento lineare è:

Ammortamento lineare =                                                                                                                                    (Costo dell’immobilizzazione immateriale−Valore residuo)/(Periodo utile dell’immobilizzazione immateriale)

Ammortamento per quote fisse: In questo metodo, una percentuale fissa del costo originale viene ammortizzata ogni anno. La formula è simile a quella dell’ammortamento lineare, ma si applica a una percentuale fissa del costo.

Ammortamento per quote fisse =                                                                                                                       (Costo dell’immobilizzazione immateriale)×(Percentuale di ammortamento)/100

Ammortamento accelerato: Questo metodo prevede un ammortamento più rapido nelle prime fasi della vita utile dell’immobilizzazione immateriale. Ciò riflette il fatto che la maggior parte del valore economico viene consumato nei primi anni.

Ammortamento accelerato =                                                                                                                                Saldo iniziale×(Tasso di ammortamento accelerato)/100

La scelta del metodo di ammortamento dipende dalle politiche contabili adottate dall’azienda e dalle normative fiscali vigenti. È importante che l’azienda documenti chiaramente la politica di ammortamento utilizzata nel bilancio e che segua coerentemente tale politica nel tempo.

La contabilizzazione delle immobilizzazioni immateriali ha diversi effetti sul bilancio di un’azienda. Ecco come vengono riflesse nel bilancio:

Attivo immobilizzato: Le immobilizzazioni immateriali sono registrate come attivo immobilizzato nel bilancio. Rappresentano risorse a lungo termine che sono utilizzate nell’attività aziendale per generare reddito nel corso del tempo. L’importo registrato corrisponde al costo originale dell’immobilizzazione immateriale.

Ammortamento Accumulato: Nel corso del tempo, l’ammortamento accumulato aumenterà, riflettendo la parte del valore dell’immobilizzazione immateriale che è stata consumata nel corso degli anni. L’ammortamento riduce il valore contabile netto dell’immobilizzazione immateriale nel bilancio.

Valore Netto Contabile: Il valore netto contabile di un’immobilizzazione immateriale è dato dal suo costo originale meno l’ammortamento accumulato. Questo valore rappresenta il valore contabile residuo dell’immobilizzazione immateriale nel bilancio.

Impatto sui Profitti: L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali influisce direttamente sul calcolo del reddito netto. Poiché l’ammortamento è una spesa, riduce il reddito netto dell’azienda. Tuttavia, l’ammortamento è una spesa non monetaria, poiché rappresenta solo la riduzione del valore contabile dell’immobilizzazione immateriale nel bilancio.

Cash Flow e Liquidità: La contabilizzazione delle immobilizzazioni immateriali non influenza direttamente il flusso di cassa. Tuttavia, l’ammortamento può avere un impatto sui flussi di cassa imponibili, poiché l’ammortamento può essere dedotto fiscalmente.

Rispetto ai criteri di valutazione: Le immobilizzazioni immateriali devono essere valutate secondo i principi contabili in vigore nell’ambito delle norme contabili nazionali o internazionali (ad esempio, IFRS). La valutazione iniziale e la revisione periodica delle immobilizzazioni immateriali sono essenziali per riflettere accuratamente il loro valore nel bilancio.

La contabilizzazione delle immobilizzazioni immateriali impatta sull’attivo dell’azienda, sull’ammontare dei profitti dichiarati e sulla liquidità aziendale nel lungo termine. È importante gestire accuratamente questi elementi per garantire una rappresentazione precisa della situazione finanziaria dell’azienda nel bilancio.

Gli ammortamenti, sebbene rappresentino un modo appropriato per distribuire il costo degli asset lungo il tempo, possono avere alcuni effetti negativi o considerazioni da tenere in considerazione nei bilanci delle aziende.

Riduzione del Reddito Netto: Gli ammortamenti sono considerati spese non monetarie che riducono il reddito netto dell’azienda. Questo può influenzare negativamente la percezione degli investitori e degli analisti finanziari sulla redditività dell’azienda, specialmente se non vengono considerate le componenti non monetarie delle spese.

Impatto sui Ratio Finanziari: La riduzione del reddito netto a causa degli ammortamenti può influenzare diverse misure chiave delle prestazioni finanziarie, come il rapporto di copertura degli interessi e il margine di profitto netto. Questi parametri sono importanti per valutare la salute finanziaria di un’azienda, e una riduzione del reddito netto può influire negativamente su tali indicatori.

Possibile Sottostima del Valore degli Asset: Poiché gli ammortamenti riducono il valore contabile degli asset nel bilancio, potrebbero sottostimare il valore effettivo degli asset dell’azienda nel caso in cui il loro valore di mercato sia superiore al valore contabile. Questo potrebbe non riflettere accuratamente la loro contribuzione alla creazione di valore per l’azienda.

Impatto sulla Distribuzione dei Dividendi: La riduzione del reddito netto a causa degli ammortamenti può influenzare la decisione della società di distribuire dividendi. Una riduzione dei profitti può portare a dividendi più bassi o a una decisione di non distribuirli affatto.

Debito Netto e Copertura degli Interessi: Una riduzione del reddito netto può influire sulla capacità di un’azienda di coprire i suoi interessi sul debito. Ciò può avere implicazioni sulla percezione della solvibilità e della stabilità finanziaria da parte degli investitori e dei creditori.

Effetti Fiscali: Mentre gli ammortamenti riducono il reddito contabile, possono anche influenzare positivamente la situazione fiscale dell’azienda. Tuttavia, è importante considerare che gli ammortamenti fiscali possono differire dagli ammortamenti contabili, e le differenze possono avere implicazioni sul pagamento delle tasse in futuro.

Pur essendo un aspetto contabile necessario, gli ammortamenti possono avere impatti negativi su vari aspetti del bilancio e delle valutazioni finanziarie dell’azienda. La chiave è bilanciare accuratamente la rappresentazione contabile degli ammortamenti con la comprensione del valore reale degli asset e degli impatti sulle prestazioni finanziarie.

Noi ci siamo, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

28/011/2023

L’Importanza delle Note Integrative al Bilancio

Le note integrative al bilancio sono una componente fondamentale di qualsiasi documento finanziario aziendale. Benché spesso trascurate dai meno esperti, queste annotazioni forniscono una panoramica dettagliata delle attività finanziarie di un’azienda, offrendo chiarezza e trasparenza. Svolgono un ruolo cruciale nel contesto della comunicazione finanziaria.

Spiegazione dei Principi Contabili: Le note integrative offrono un contesto essenziale per comprendere gli accordi contabili adottati dall’azienda. Queste spiegazioni dettagliate aiutano gli stakeholder a capire le scelte contabili effettuate e forniscono una base per valutare l’attendibilità dei dati presentati nel bilancio.

Dettagli sulle Politiche Contabili: Le note integrative forniscono informazioni approfondite sulle politiche contabili adottate dall’azienda. Ciò è cruciale per capire come vengono rilevati e valutati gli elementi nel bilancio, come ad esempio gli immobili, gli investimenti e gli ammortamenti. Senza queste informazioni, la comprensione accurata della situazione finanziaria dell’azienda sarebbe difficile.

Eventi Successivi alla Data di Bilancio: Le note integrative aggiornano gli stakeholder su eventi significativi che possono essere verificatisi dopo la data di chiusura del bilancio ma prima della sua pubblicazione. Queste informazioni forniscono una prospettiva aggiornata sulla situazione finanziaria dell’azienda e aiutano gli investitori a prendere decisioni informate.

Rivelazione dei Rischi e delle Incertezze: Le note integrative sono uno strumento essenziale per la rivelazione di rischi e incertezze che possono influenzare le operazioni future dell’azienda. Gli stakeholder possono valutare meglio la sostenibilità a lungo termine dell’azienda e prendere decisioni informate in merito agli investimenti.

Informazioni sul Capitale di Lavoro: Le note integrative forniscono dettagli sulla gestione del capitale di lavoro, inclusi dettagli sulle politiche di credito, le scadenze dei debiti e altre informazioni rilevanti. Queste informazioni sono cruciali per valutare la liquidità e la solidità finanziaria dell’azienda.

Dettagli sulle Parti Collegate: Le note integrative spesso rivelano transazioni con parti collegate, come le società affiliate o i dirigenti chiave. Queste informazioni sono importanti per identificare eventuali conflitti di interesse e garantire che le transazioni siano condotte in modo etico.

Le note integrative al bilancio sono un elemento essenziale per comprendere appieno la situazione finanziaria di un’azienda. Ignorarle significa perdere un’opportunità cruciale per ottenere una visione completa e dettagliata delle attività finanziarie e delle politiche contabili adottate. Gli investitori, analisti e altri stakeholder dovrebbero considerare attentamente queste annotazioni per prendere decisioni informate e sostenibili nel mondo finanziario sempre più complesso.

 

L’attenzione del mondo finanziario alle note integrative al bilancio sta crescendo, poiché gli investitori, gli analisti e gli altri attori del mercato riconoscono sempre più il valore di queste annotazioni dettagliate nel processo decisionale. Le note integrative offrono una visione approfondita della situazione finanziaria di un’azienda, andando oltre i dati numerici presentati nel bilancio. Evidenziamo l’importanza dell’attenzione dedicata a queste note:

Trasparenza e Chiarezza: Le note integrative contribuiscono a garantire la trasparenza e la chiarezza delle informazioni finanziarie. Investitori e analisti apprezzano aziende che forniscono dettagli chiari sulle loro politiche contabili, consentendo loro di valutare meglio la qualità e la sostenibilità dei risultati finanziari presentati.

Gestione dei Rischi: Nell’attuale ambiente finanziario, la gestione dei rischi è cruciale. Le note integrative rivelano informazioni dettagliate sui rischi e sulle incertezze che potrebbero influenzare l’andamento futuro dell’azienda. Gli investitori sono sempre più consapevoli della necessità di comprendere non solo i risultati passati, ma anche i potenziali ostacoli che potrebbero emergere.

Conformità Normativa e Standard Contabili Internazionali: Le note integrative sono spesso un punto chiave per dimostrare la conformità alle normative e agli standard contabili internazionali. Le aziende che forniscono informazioni complete e accurate attraverso le note integrative possono guadagnare fiducia da parte degli investitori internazionali e dimostrare un impegno verso le migliori pratiche contabili.

Decisioni di Investimento Informate: Gli investitori professionali stanno prestando sempre più attenzione alle note integrative per ottenere una comprensione più approfondita delle opportunità e dei rischi legati a un’azienda. Queste informazioni dettagliate sono fondamentali per prendere decisioni di investimento informate e per gestire in modo efficace il proprio portafoglio.

Impatto sull’Immagine Aziendale: La qualità delle note integrative può influenzare l’immagine complessiva di un’azienda. Un’attenzione accurata a queste annotazioni indica un impegno per la trasparenza e una volontà di condividere informazioni rilevanti con gli stakeholder. Al contrario, una scarsa qualità delle note integrative potrebbe sollevare dubbi sulla gestione aziendale e sulla sua volontà di comunicare apertamente.

Auditing e Verifica: Le note integrative sono spesso il punto focale durante l’auditing dei bilanci. Gli auditor esaminano attentamente queste annotazioni per confermare la correttezza delle rappresentazioni contabili e identificare eventuali aree di potenziale rischio.

L’attenzione crescente del mondo finanziario alle note integrative al bilancio riflette la consapevolezza della loro importanza nell’analisi finanziaria. Le aziende che riconoscono questo fatto e investono nella qualità delle loro annotazioni stanno contribuendo a creare un ambiente finanziario più trasparente, affidabile e orientato alla gestione responsabile delle risorse.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

22/11/2023

Bilanci mensili SP e CE per la governance aziendale

La governance aziendale è un aspetto fondamentale per il successo e la sostenibilità di qualsiasi impresa. Una corretta governance assicura che le attività dell’azienda siano gestite in modo responsabile, etico ed efficiente, garantendo al contempo la trasparenza e l’accountability nei confronti degli stakeholder. In questo contesto, i bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati rivestono un ruolo cruciale.

Monitoraggio Finanziario Tempestivo. I bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati forniscono una panoramica accurata e tempestiva delle finanze aziendali. Consentono ai decisori aziendali di monitorare l’andamento finanziario in tempo reale, individuando rapidamente eventuali deviazioni o problemi. Questo è particolarmente importante per prendere decisioni correttive immediate e mitigare potenziali rischi.

Pianificazione e Budgeting. I bilanci mensili e i documenti finanziari dettagliati sono essenziali per la pianificazione finanziaria e la creazione di budget realistici. Gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine possono essere stabiliti in base ai dati presenti in questi documenti. Le performance aziendali possono essere confrontate con le previsioni, consentendo ai responsabili di apportare modifiche alla strategia, se necessario.

Tracciabilità delle Performance. I bilanci mensili consentono di seguire da vicino le performance aziendali nel corso del tempo. Questo tracciamento aiuta a identificare tendenze, riconoscere stagionalità e comprendere come le decisioni passate abbiano influenzato l’andamento finanziario. Una maggiore consapevolezza delle dinamiche finanziarie può guidare l’azienda verso scelte più informate.

Comunicazione con gli Stakeholder. La trasparenza finanziaria è cruciale per mantenere la fiducia degli stakeholder, inclusi investitori, creditori, dipendenti e clienti. I bilanci mensili e i documenti finanziari dettagliati forniscono informazioni chiare e affidabili sulla salute finanziaria dell’azienda. Ciò rafforza la comunicazione con gli stakeholder e dimostra un impegno verso la responsabilità aziendale.

Identificazione delle Opportunità di Miglioramento. I dettagli contenuti nei bilanci mensili e nei documenti finanziari possono rivelare aree in cui l’azienda potrebbe migliorare l’efficienza operativa o ridurre i costi. L’analisi dettagliata dei costi e delle entrate può portare a decisioni informate sulla riduzione degli sprechi e sull’ottimizzazione delle risorse.

Conformità Regolamentare. La recente Legge 155 richiede alle imprese di redigere rapporti finanziari regolari per prevenire l’insorgere di eventuali crisi di insolvenza. La preparazione accurata di bilanci mensili, stato patrimoniale e conto economico dettagliati garantisce che l’azienda sia in linea con le richieste regolamentari e riduce il rischio di sanzioni o azioni legali, quali la responsabilità solidale degli organi amministrativi.

In sintesi, i bilanci mensili, lo stato patrimoniale e il conto economico dettagliati sono strumenti essenziali per la governance aziendale efficace. Forniscono informazioni critiche per il monitoraggio finanziario, la pianificazione strategica, la comunicazione con gli stakeholder e l’identificazione di opportunità di miglioramento. La creazione e l’analisi accurata di questi documenti contribuiscono a guidare l’azienda verso un successo a lungo termine. Va anche acquisita e sviluppata la capacità di leggere e interpretare i dati sapendo come declinarli e le eventuali ricadute, in bene o in male, su tutti gli interessati.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

30/08/2023